IRES PREMIALE al 20%: condizioni ex ante ed ex post per ottenere il beneficio 

Solo per l’anno 2025 viene riconosciuta alle società di capitali, enti commerciali e società estere che producono redditi di impresa in Italia, un’aliquota Ires agevolata al 20% in luogo dell’ordinaria 24%, rispettando congiuntamente cinque condizioni ex ante per ottenere il beneficio previsto dalla legge (n. 207/2024 dai commi 436 e seguenti): 

  1. accantonamento utile a riserva: l’80% dell’utile del 2024 dovrà essere destinato ad apposita riserva, che richiami la norma agevolativa (es. riserva Ires premiale Legge 207/2024); 
  1. investimenti minimi: effettuazione di investimenti, anche in leasing, presso strutture ubicate in Italia, in beni materiali e immateriali nuovi con caratteristiche 4.0 o 5.0, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2025 e il 31 ottobre 2026 (termine per la presentazione dei redditi periodo d’imposta 2025). L’importo minimo dell’investimento dovrà essere pari al maggiore tra il 30% dell’utile destinato a tale riserva (dunque al 24% dell’utile del 2024) e il 24% dell’utile netto risultante dal bilancio 2023, con un minimo di 20.000 euro; 
  1. numero Ula: nel 2025 il numero di unità lavorative per anno non sia diminuito rispetto alla media del triennio 2022-2024; 
  1. nuove assunzioni a tempo indeterminato: nell’esercizio 2025 devono essere effettuate nuove assunzioni a tempo indeterminato in modo da generare un incremento occupazionale non inferiore all’1% rispetto al numero medio del 2024; 
  1. assenza di Cig: mancato ricorso alla cassa integrazione nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 e in quello successivo ad eccezione della cassa ordinaria. 

Sono inoltre previste due condizioni ex post per non decadere dal beneficio dell’Ires premiale. Gli investimenti minimi effettuati nel 2025 e/o entro il 31 ottobre 2026 non devono essere ceduti, dismessi o delocalizzati all’estero fino al termine del quinto anno successivo a quello di acquisto. 

La seconda condizione riguarda l’apposita riserva nella quale è stato accantonato l’80% dell’utile del bilancio 2024: la posta non deve essere distribuita ai soci fino al 31 dicembre 2026. 

La relazione tecnica alle disposizioni dell’Ires premiale introdotte nella manovra stima in 18 mila le imprese beneficiarie. 

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